Screen Shot 2020-10-30 at 07.57.58

Thaipoosam, la fesa dei devoti di Murugan

Murugan è un dio della mitologia indù, conosciuto anche come Kartikeya o Skanda. È considerato come il dio della guerra, della saggezza e della giovinezza. È il figlio maggiore di Shiva e Parvati, e il fratello minore di Ganesha.

Murugan è considerato come una divinità molto potente e le sue varie forme e aspetti sono venerati in tutta l’India e in Sri Lanka. È considerato il protettore dei guerrieri e viene invocato per la vittoria in battaglia. Inoltre, è anche considerato come un dio della saggezza e viene invocato per aiutare nello studio e nel conseguimento della conoscenza.

La sua iconografia spesso lo raffigura con sei teste e dodici braccia, simboleggiando la sua onnipotenza e la sua capacità di proteggere e combattere i demoni. Inoltre, è associato spesso ad una coppia di aquile, animali che rappresentano la forza e la libertà.

Le origini del Thaipoosam risalgono alla mitologia indù. La leggenda narra che Lord Murugan, figlio di Lord Shiva e della dea Parvati, sconfisse il demone Surapadman e liberò la Terra dalla sua oppressione. Per ringraziare Lord Murugan per la sua vittoria, i devoti iniziarono a celebrare il Thaipoosam per onorare il dio e chiedere la sua benedizione.

Il Thaipoosam è un festival indù che celebra la devozione di Lord Murugan, il dio della guerra e della saggezza. Viene solitamente celebrato durante il mese di Thai (gennaio-febbraio) in India e in Sri Lanka. Durante il festival, i devoti si radono la testa, indossano vestiti bianchi e intraprendono un pellegrinaggio a piedi fino a un tempio dedicato a Lord Murugan. Alcuni devoti si sottopongono anche a pratiche estreme come la camminata sui carboni ardenti e l’infissione di aghi attraverso la pelle per dimostrare la loro devozione

Il festival ha origine in India, ma è particolarmente popolare in Tamil Nadu, uno stato del sud dell’India, dove è ancora oggi celebrato con grande entusiasmo. E’ uno dei festival più importanti per i tamil e viene celebrato anche in Sri Lanka, dove la maggioranza della popolazione è di religione induista

Share this post