Ero una studente di Raja Yoga da molto tempo, ho collaborato con la mia insegnante e con il suo maestro. Con lei ho iniziato ad andare a cavallo. Dopo una morte nella mia famiglia, un’amica comune proprio dal mondo dell’equitazione mi portò da Arjuna nella mia piccola città.
[Avevo sentito il nome di Babaji anni prima da un amico di gioventù, una specie di sadhu locale che si trovava annualmente in India e mi raccontò una storia sull’incontro con Babaji in montagna. L’Autobiografia era sempre lì, l’ho aperta ma non l’ho mai letta. L’ho fatto molti anni dopo, tutto il libro in una notte durante la seconda iniziazione, la prima volta in Italia].
Quando ho partecipato alla prima iniziazione con questa amica comune, ho sentito immediatamente che il poco che sapevo dello yoga fino a quel momento aveva un senso e una prospettiva completamente nuova e intravedevo un orizzonte e una cornice.