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Yoga in gravidanza

“La gravidanza è il più grande dei privilegi. Uno stato di grazia. È la più profonda esperienza per  una donna.” Fredrick Leboyer

Si deve al Dott. Leboyer L’introduzione nel mondo occidentale moderno di un nuovo modo di intendere il parto. I suoi libri “Nascita senza violenza” e “Mani amorevoli” hanno rivoluzionato l’idea di preparazione al parto.

Lo scoperta della filosofia yoga l’ha portato a conoscere il suo maestro, che non gli insegnò alcuna posizione. Ma grazie a lui comprese che le tensioni del corpo sono riflessi delle tensioni nella mente e questa considerazione lo porto a studiare le asana con B.K.S Iyengar, che al tempo insegnava in occidente. Fu rapito dal fatto che Iyengar insegnava anche future madre. Volò a Poona, in India, e scoprì che la stessa figlia del maestro era incinta e praticava yoga al nono mese di gravidanza.Si rese conto che lo yoga poteva aiutare tutte le donne a mantenersi in salute durante la gravidanza, che anche i figli sarebbero stati più in salute e che l’esperienza del parto poteva diventare più semplice, naturale, gioiosa.

Leboyer parlò alle donne delle asana, ma enfatizzava il potere del coraggio e della forza nell’affrontare il dolore del parto, insegnando che lo yoga calma i nervi e consolida sicurezza e forza interiori.

Lo yoga è una via per sostituire la paura e la sofferenza con la pura gioia, poiché insegna ad essere in contatto con il corpo energetico, che è consapevole dello stato di grazia naturale che accompagna il momento della nascita.

Rafforza e tonifica il corpo fisico, allenta le tensioni dei nervi, porta migliore respiro e grana alla madre e al figlio e crea spazio e morbidezza nel corpo. 

Naturalmente lo yoga è solo uno strumento, non garantisce il patto perfetto né il bambino in perfetta salute. Ma è uno strumento meraviglioso per sostituire ogni sensazione negativa con una positiva. Tramite lo Yoga è possibile arrendersi all’energia che ci anima e letteralmente lasciare che il bambino venga alla luce e vivere il parto in uno stato di estasi.

Sono numerosi i benefici fisici delle posizioni yoga abbinati al respiro durante la gravidanza: normalizzazione della funzione della tiroide, normalizzazione della pressione del sangue, aumento di peso bilanciato. Le asana abbinate al pranayama aiutano ad alleviare il fastidio alla colonna vertebrale, stimolano la ghiandola pituitaria per la secrezione di prolattina e migliorano l’ossigenazione del sangue.

Esercizi suggeriti

Praticare la respirazione Yogica completa e quella a narici alternate, praticare regolarmente matreika pranayama (i 16 respiri modello 1:1)

Non contrarre fisicamente l’addome durante l’espiro, sentirlo come un movimento di prana che circola attraverso il corpo nutrendo te e il bambino.

Questo tipo di respiro aiuterà a controllare l’ansia, rinforza il sistema nervoso e digestivo e bilancia la pressione bassa, l’energia bassa e la distrazione.

Respiro dinamico

In piedi, gambe aperte di circa 1 m, piedi paralleli e ginocchia leggermente flesse.
All’inspiro palmi giunti e braccia oltre la testa, all’espiro le braccia scendono dei lati, i palmi si uniscono al petto, mento sullo sterno. Ripetere 8 volte.

Baddha Konasana

Tonifica gli organi addominali, rende elastiche le giunture e il perineo. Ottima per gli organi genitali, aumenta  la circolazione del bacino, rilassa il pavimento pelvico.

Unisci le piante dei piedi, apri bene le cosce e abbassa le ginocchia verso terra. Respira profondamente, sentendo come ogni espiro abbandona sempre più le ginocchia verso terra. Schiena ben dritta, anche libere, fianchi distesi.

Gomukhasana

Migliora la respirazione, la circolazione del sangue, la digestione. Elimina tensioni alle spalle, apre il torace, aumenta la capacità polmonare.

Seduta sui talloni, allunga il braccio destro sopra la testa, mettiamo il gomito appoggiamo il palmo in mezzo alle scapole. La mano sinistra raggiunge la destra, intrecciandosi per intensificare lo stiramento. Dopo qualche respiro completo, sciogliere ripetere sull’altro lato.

Mancano poche settimane all’incontro con il tuo bambino. L’agitazione, la paura, le tensioni fisiche ed emotive aumentano. In questa fase cerchiamo di mantenere poche Asana in condizione di profondo rilassamento, associate ad una respirazione lunga, calma, regolare. 

Anche il canto dei mantra porta benefici all’organismo, poiché aiutano ad allungare la respirazione. In questo momento così ricco di sensazioni è fondamentale rimanere in ascolto, in contatto con se stesse. Il periodo di gravidanza sta per terminare ed è fondamentale vivere in uno stato di raccoglimento per recuperare le forze interiori senza disperderle.

Meditazione sul travaglio e sul parto

Il fluido amniotico in cui è immerso il bambino ha la stessa concentrazione di sale che c’è nell’oceano. Il mio inizierà con l’improvvisa e gentile uscita di queste acque primordiali.

Pratica Matreika Pranayama e sentire il suono del respiro che diventa il suono delle onde dell’oceano.

Immagina il potere delle onde e immagina di cavalcare le onde delle contrazioni, lascia che il corpo fluttui con le onde, lascia che si muova attraverso il potere del travaglio. 

Segui il movimento dell’energia pura che arriva con la forza dell’abbandono. Visualizza le pelvi che si espandono e senti l’intero pavimento pelvico rilassarsi e arrendersi al potere del momento.

Respira con ogni onda, muoviti con ogni onda, ogni onda crea uno stato di espansione. Non c’è niente pari al potere del travaglio, è affascinante come l’intelligenza dell’universo si muove attraverso la madre con tale forza e tale potere, che può essere trasformativo nella sua enormità. 

Immagina la bellezza e la grazia di respirare in sincrono con Dio, mentre tuo figlio viene alla luce.

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