Yama e Niyama
Sono i principi etico-morali che accompagnano la pratica dello yoga e ne rappresentano le basi
- Yama sono i principi dharmici di comportamento sociale (i divieti, le cose da non fare)
- Niyama sono i principi dharmici di comportamento personale (le osservanze, le cosa da fare)
Yama
Ahimsa (non violenza)
- Significato comune: non uccidere o ferire nessun essere vivente.
- Significato sottile: non desiderare il male degli altri, anche semplicemente giudicandoli.
- Padronanza: tutte le creature diventano pacifiche in tua presenza.
Satya (non mentire)
- Significato comune: non dire il falso con l’intenzione di ingannare.
- Significato sottile: non desiderare che le cose siano diverse da come sono in realtà, non accettare la verità fino in fondo, aggrapparsi alla verità più elevata.
- Padronanza: ciò che dici diventerà realtà.
Asteya (non rubare)
- Significato comune: non prendere quello che non è tuo.
- Significato sottile: non desiderare quello che non è tuo (persino una lode o l’apprezzamento), vedere ogni cosa come parte del tuo Sé più alto.
- Padronanza: ciò di cui hai bisogno arriverà secondo necessità.
Brahmacharya (non sensualità)
- Significato comune: non indulgere troppo nei piaceri dei sensi di qualsiasi tipo.
- Significato sottile: vedere ogni cosa come parte di Brahman.
- Padronanza: chiarezza mentale, buona forza fisica e buona salute.
Aparigraha (non attaccamento)
- Significato comune: non attaccarsi, anche a quelle cose che sono di proprio diritto.
- Significato sottile: non attaccarsi persino al proprio corpo e alla propria identità personale.
- Padronanza: memoria di precedenti incarnazioni.
Niyama
Shaucha (purezza)
- Significato comune: pulizia del corpo, della mente e dell’ambiente.
- Significato sottile: pulizia della propria coscienza, della propria vibrazione.
- Padronanza: libertà da tutte le limitazioni del corpo, non si cerca più il piacere fisico.
Santosha (contentezza)
- Significato comune e sottile: accontentarsi, capacità di prendere le cose come vengono con atteggiamento sereno e appagato.
- Padronanza: felicità senza fine e beatitudine.
Tapas (austerità)
- Significato comune: autodisciplina,
rimozione delle distrazioni, vita vissuta con semplicità. - Significato sottile: padronanza sui piaceri e sui sensi ottenuta non arrendendosi ad essi.
- Padronanza: sviluppo dei poteri psichici (siddhi).
Svadyaya (studio del sé)
- Significato comune: studio delle scritture, studio della filosofia.
- Significato sottile: introspezione interiore, autoanalisi costante.
- Padronanza: capacità di comunicare con esseri di più alte sfere di esistenza e ricevere da loro aiuti.
Isvarapranidhana (resa al divino)
- Significato comune: adorazione di Dio, abbandono a Dio.
- Significato sottile: risveglio dell’amore
naturale del cuore, offerta attiva della propria vita a Dio. - Padronanza: si entra nel raggio dell’amore divino, il luogo dove dimora la Coscienza Infinita.
Isvarapranidhana è la chiave per perfezionare tutte queste pratiche, che non potrebbero essere portate avanti con il solo sforzo personale. Isvarapranidhana, svadyaya e tapas costituiscono i
fondamenti del Kriya Yoga ( lo yoga dell’azione interna che prepara al samadhi).
Gli Yoga Sutra di Patanjali
I Sutra del Kriya Yoga di M.G. Satchidananda
Rappresentano il testo base sulla disciplina dello Yoga. Datati in un periodo che può comprendersi tra il 200 a.C. e il 200 d.C., enunciano la pratica yoga in otto passi (Ashtanga Yoga), da percorrersi insieme:
- yama (divieti)
- niyama (osservanze)
- asana (posture fisiche)
- pranayama (tecniche di controllo dell’energia vitale)
costituiscono l’aspetto esteriore dello yoga (bahiranga) - pratyahara (ritiro dell’attenzione dai sensi esteriori)
- dharana (concentrazione)
- dhyana (concentrazione continuativa o meditazione)
- samadhi (contemplazione).
costituiscono l’aspetto interiore (antaranga).
Il Raja Yoga corrisponde agli ultimi 4 gradini e postula i 4 gradini precedenti dell’Hatha Yoga fisico.
La disciplina antica di tipo vedantico ha visto mutamenti a partire nel VI sec. d.C. con il diffonfdersi del movimento più popolare del tantrismo, soprattutto con l’hatha yoga e con la rivalutazione del corpo, arricchisce questo già completo panorama yoga introducendo varietà nelle asana e nei pranayama, le mudra (sigilli del corpo), le bandha (chiusure del corpo), la descrizione del sistema energetico umano con i corpi sottili, le nadi (canali energetici), i chakra (centri di energia).
I testi principali di riferimento dell’hatha yoga sono l’Hatha Yoga Pradipika, lo Shiva Samhita, la Gheranda Samhita e la Goraksa Samhita.