Di cosa sono fatte? Dove sono?
- Non c’è una precisa sede neurologica delle emozioni
- Strutture diverse interagiscono per generare le emozioni
- Questa interazione determina regolazione e risposta alle emozioni
Strutture diverse interagiscono per generare le emozioni
- Amigdala: valutazione delle minacce e la regolazione delle risposte emotive, specialmente legate alla paura e all’ansia.
- Corteccia prefrontale: regolazione delle emozioni e del il controllo degli impulsi. Gestisce le emozioni sociali complesse e il comportamento emotivo.
- Corteccia cingolata: regolazione delle risposte emotive, monitoraggio delle emozioni e attribuzione di valore emotivo agli stimoli.
- Ippocampo: memoria e associazione di eventi passati con le emozioni collegate. Crea il contesto delle esperienze emotive.
- Talamo e ipotalamo: informazioni sensoriali e risposte fisiologiche associate alle emozioni (battito cardiaco, respirazione, livello di stress)
Fasce di frequenza delle onde cerebrali che corrispondono a diversi stati di coscienza
- Beta stato attivo
- Alpha creatività, flusso
- Thetha meditazione, sonno con sogni
- Delta accesso al subconscio, sonno senza sogni
Il cervello e la mente sono un sistema co-dipendente, si sono evoluti per aiutare la sopravvivenza ma contribuiscono anche alla sofferenza. Le nostre tre principali strategie di sopravvivenza (separazione, stabilizzazione e ricerca del piacere) producono ansia, pessimismo e sofferenza auto-inflitta.
Le pratiche intenzionali cambiano la struttura del cervello e la funzione mentale.
Mantenere un equilibrio tra i sistemi simpatico e parasimpatico e modellare il cervello e la mente è possibile: pratiche meditative, controllo del respiro e esercizi di concentrazione hanno lo scopo di sviluppare l’equanimità, che coinvolge condizioni neurali specifiche e l’attivazione della corteccia prefrontale.
Dal punto di vista dello Yoga
Il fenomeno delle “Emozioni” è composto da una interpretazione di una situazione di vita vissuta o immaginata secondo le esperienze passate o i modelli di credenza, seguita da un modello di risposta automatica (samskaras e vasanas). Questo determina una risposta corrispondente del corpo vitale da parte di uno dei suoi centri psico-energetici (chakra) e una corrispondente reazione del corpo fisico per l’espressione sul piano fisico.
La tranquillità mentale ed emotiva è un superpotere
Siamo abituati a reagire senza controllo dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, proprio questi pensieri sono fonte di gioia o dolore. Imparare a gestirli è il superpotere e lo possiamo sviluppare.
La vita non determina chi siamo, ci mostra chi siamo veramente. Siamo davvero forti se impariamo a essere pazienti e grati, sia nei momenti belli che in quelli brutti.
Quando smettiamo di essere schiavi delle nostre emozioni scopriamo che la felicità è la nostra condizione naturale. Anche l’amore e la compassione, se non sono scambi, vengono da una parte più profonda di noi, da quella che va oltre l’egoismo e l’interesse personale. Amore e compassione iniziano con noi stessi e si riflettono negli altri.
Strategie per disinnescare le emozioni
- Abbandonare qualsiasi aspettativa sociale o regola convenzionale riguardo a come dovremmo comportarci, sia per noi stessi che per gli altri.
- Evitare di esprimere emozioni negative o parole disarmoniche.
- Il momento più opportuno per discutere o prendere decisioni è quando siamo calmi.
- Le parole negative possono danneggiare profondamente sia la mente che il corpo.
- In situazioni di tensione emotiva: astenersi dall’agire o parlare, aspettare che le emozioni si calmino, considerare altre prospettive, esaminare le opzioni disponibili.
- Quando si è in preda a un’emozione altamente caricata, fare un passo indietro letteralmente e idealmente, sia cambiando la posizione fisica che che il nostro ruolo rispetto all’ emozione.
- Muoversi fisicamente, respirare o contare fino a 30, prendere distanza sufficiente dall’emozione per prendere atto della sua presenza senza farsi travolgere.
Trova il modo di essere consapevole delle tue emozioni nel momento in cui sorgono, ma rilasciale insieme al respiro, anziché identificarti completamente con esse. Non è necessario analizzare l’emozione, ma osservarla come un oggetto della tua percezione. Il semplice atto di vedere l’emozione come qualcosa di separato da te può ridurne l’intensità emotiva.
Il Diario delle Emozioni è un metodo per rompere la catena delle emozioni negative, un anello alla volta. Ricordiamo che è un processo che ci chiede di guardarci dentro in modo onesto e benevolo.
Diario delle Emozioni
1. Riconoscere l’emozione per quello che è. Darle un nome.
2. Permettetevi di sentire l’emozione, non soffermarsi su pensieri che la circondano. Vedere il problema come una forma, un colore, una temperatura, o la sua posizione nel corpo.
3. Concentrarsi sulla sensazione e respirare.
4. Prendere le distanze dall’emozione e dall’evento che l’ha scatenata.
Se dura, prenditi il tempo di esaminare la sua origine e guardare la situazione in modo obiettivo. Cerca di capire cosa ha innescato quella sensazione e se proviene da fattori esterni o interni. Identificare la causa principale è essenziale per eliminarla completamente elasciar andare il ricordo associato. È importante risalire la catena di eventi fino al primo ricordo per scoprire la vera origine del conflitto, che volte non è affatto quello che si pensava.
Se non si avverte un senso di calma, può aiutare ripetere l’intero esercizio più volte, forse c’è qualche elemento della fonte del problema che deve ancora essere riconosciuto. Con questo processo alcuni problemi svaniscono, alcuni si ripresenteranno in altra forma o attraverso un’altra persona o un’altra situazione.