Una sedia per l’Anima

Ho letto questo libro molto presto, credo fossero i primi anni 90.
Questo è un tema di quei tempi, ritrovato nel tritacarne del recente trasloco.
Avevo da poco frequentato un corso di numerologia e un seminario con Niro Markoff.
Avanti veloce fino al 2000 o poco più, quando incontro Marco Arjuna Simontacchi frequento un suo gruppo Yoga in cui invita a leggere questo libro.

Certo ingenua e datata, ma questa vecchia analisi mi ha fatto pensare che ogni cosa che cerchiamo è già nostra, ed è circolare.

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Quei SI che danneggiano

Come fai a sapere che è arrivato il momento di rimuovere tutti gli impegni dal tuo calendario?

Gli svantaggi di ciò a cui stai dicendo sì a superano di gran lunga i benefici che ritieni di ottenere.

Finché non elimini la maggior parte dei tuoi impegni e li guardi per quello che sono, non puoi concentrarti sull’unica cosa che ami, quella allineata a chi sei adesso, alla tua missione, che dà senso alle tue azioni e serve gli altri in un modo così totale che deve il mondo deve ancora scoprirlo.
Elimina la maggior parte dei tuoi impegni.
Ti sorprenderai, perchè gli svantaggi sono inesistenti e i vantaggi sono enormi!

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Yogaterapia: una invenzione puramente occidentale

Oggi gli svizzeri che praticano yoga sono tanto numerosi quanto quelli che praticano il calcio. Ma lo yoga che conosciamo in occidente ha ancora qualcosa a che fare con lo yoga delle origini? E cosa ci dice di noi stessi? Ecco alcuni spunti per dare delle risposte da parte di Valentina Salonna, che sull’argomento ha scritto una tesi .

L’Occidente da anni si è infatuato della pratica yoga, una sorta di mania in continua crescita. Abbiamo visto spuntare qua e là le proposte più insolite, dal birra-yoga al capra-yoga (rispettivamente con una birra in mano o una capra sulla schiena), passando attraverso heavy-metal-yoga o aqua-yoga. In particolare, nel nostro paese, il numero di seguaci di questa disciplina (includendo tutta l’offerta) è addirittura raddoppiato tra il 2008 e il 2014, secondo l’Ufficio federale dello sport, raggiungendo più del 7% della popolazione, praticamente diffuso come il calcio. Parlando più seriamente, la yogaterapia è ora riconosciuta dal sistema sanitario svizzero come medicina  complementare.

Ma alla fine, all’interno di queste diverse pratiche che vanno dalla pura attività acrobatica alla terapia psicologica, cosa rimane veramente dello yoga delle origini?

Nel suo incontro con l’Occidente, questa disciplina ancestrale non potrebbe forse aver perso anche la sua anima?

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